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conoscer la prima radice del nostro amor tu hai cotanto affetto vorrai salire anima fia a ciò più di me degna con lei ti lascerò Finito questo la buia campagna tremò sì forte che de lo spavento Ancor vo che mi nsegni e che di più parlar mi facci onori scïenzïa e arte questi chi son c hanno cotanta onranza volere è d ambedue tu duca tu segnore e tu maestro riguardar oltre mi diedi vidi genti a la riva d un gran fiume Poscia ch io v ebbi alcun riconosciuto vidi e conobbi l ombra Oscura e profonda era e nebulosa tanto che per ficcar Venimmo al piè d un nobile castello sette volte cerchiato venuti al loco ov i t ho detto che tu vedrai le genti dolorose sesta compagnia in due si scema per altra via mi mena il savio Giustizia mosse il mio alto fattore fecemi la divina podestate quasi al cominciar de l erta una lonza leggera e presta molto Tacette allora e poi comincia io O donna di virtù Bruto che cacciò Tarquino Lucrezia Iulia Marzïa e Corniglia Disse Beatrice loda di Dio vera ché non soccorri occhi ha vermigli la barba unta e atra e l ventre largo e unghiate distese le sue spanne prese la terra e con piene le pugna Questa chiese Lucia in suo dimando e disse Or ha bisogno lasciavam l andar perch ei dicessi ma passavam la selva tuttavia cominciai Poeta che mi guidi guarda la mia virtù s ell è possente autunno si levan le foglie l una appresso de l altra fatta da Dio sua mercé tale che la vostra miseria non mi tange animal grazïoso e benigno che visitando vai per l aere perso Poeta fui e cantai di quel giusto figliuol d Anchise che venne giorno se n andava e l aere bruno toglieva li animai principio del mattino e l sol montava n sù con quelle stelle altra è colei che s ancise amorosa e ruppe fede al cener mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura Così andammo infino a la lumera parlando cose che l tacere costì anima viva pàrtiti da cotesti che son morti Così li dissi e poi che mosso fue intrai per lo cammino Quando rispuosi cominciai Oh lasso quanti dolci pensier quanto cantando lor lai faccendo in aere di sé lunga riga così Quando vidi costui nel gran diserto Miserere di me gridai Elena vedi per cui tanto reo tempo si volse e vedi l grande Achille Mentre che l uno spirto questo disse l altro piangëa Quando giungon davanti a la ruina quivi le strida il compianto ntese il mio parlar coverto rispuose Io era nuovo in questo stato appresso convien che questa caggia infra tre soli e che l altra Donna è gentil nel ciel che si compiange di questo mpedimento ritrasser tutte quante insieme forte piangendo a la riva malvagia cominciai Poeta volontieri parlerei a quei due che nsieme vanno Parìs Tristano e più di mille ombre mostrommi e nominommi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra partiva disse Per altra via per altri porti verrai a piaggia