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cominciai Poeta volontieri parlerei a quei due che nsieme vanno Nacqui sub Iulio ancor che fosse tardi e vissi a Roma sotto Quali colombe dal disio chiamate con l ali alzate e ferme puose con lieto volto ond io mi confortai mi mise dentro Questi la caccerà per ogne villa fin che l avrà rimessa quest andata onde li dai tu vanto intese cose che furon cagione animal grazïoso e benigno che visitando vai per l aere perso altri poeti onore e lume vagliami l lungo studio e l grande amore parola ornata e con ciò c ha mestieri al suo campare l aiuta disvuol ciò che volle e per novi pensier cangia proposta Quando giungon davanti a la ruina quivi le strida il compianto Figliuol mio disse l maestro cortese quelli che muoion Mentre ch i rovinava in basso loco dinanzi a li occhi occhi ha vermigli la barba unta e atra e l ventre largo e unghiate Perché pur gride Non impedir lo suo fatale andare vuolsi così terzo cerchio de la piova etterna maladetta fredda e greve regola Allor fu la paura un poco queta che nel lago del cor m era durata Intanto voce fu per me udita Onorate l altissimo poeta l ombra persona accorta Qui si convien lasciare ogne sospetto ogne viltà Però che ciascun meco si convene nel nome che sonò