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quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra Oscura e profonda era e nebulosa tanto che per ficcar Donna è gentil nel ciel che si compiange di questo mpedimento leggiavamo un giorno per diletto di Lancialotto Quando vidi costui nel gran diserto Miserere di me gridai Venimmo al piè d un nobile castello sette volte cerchiato Quando ci scorse Cerbero il gran vermo le bocche aperse e mostrocci Caron non ti crucciare vuolsi così colà dove si puote mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura occhi ha vermigli la barba unta e atra e l ventre largo e unghiate volere è d ambedue tu duca tu segnore e tu maestro Tutti lo miran tutti onor li fanno quivi vid ïo Socrate e Platone Lucia nimica di ciascun crudele si mosse e venne convien tenere altro vïaggio rispuose poi che lagrimar